Tiroide: mettila a dieta!
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo. Esercita un ruolo di fondamentale importanza nel nostro organismo: regola molte funzioni vitali, dal metabolismo energetico al mantenimento della salute delle ossa, dallo sviluppo cerebrale in età evolutiva alla fertilità della donna.
Eppure i problemi legati a questa delicata ghiandola sono numerosi e sempre più diffusi, specialmente nelle donne. Le patologie più comuni sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. Nel soggetto ipotiroideo, la ghiandola è sostanzialmente pigra e lavora poco. Chi ne soffre spesso ha difficoltà a dimagrire, tendenza al sovrappeso, ritenzione idrica, stitichezza, mani e piedi freddi. Accusa stanchezza e spossatezza cronica, ma anche alterazioni dell’umore come apatia o addirittura stati depressivi. Il paziente ipertiroideo invece ha una ghiandola che lavora troppo, più del necessario. Sono perlopiù soggetti iperattivi e naturalmente propensi al dimagrimento. Presentano spesso tachicardia, stati d’ansia e disturbi del sonno. Queste sono solo due tra le più comuni patologie che interessano la tiroide, insieme alla tiroidite di Hashimoto, alla formazione dei noduli tiroidei e al gozzo.
I sintomi del malfunzionamento della tiroide sono molto vari ed è bene non trascurarli. Sono molti gli esami a nostra disposizione per indagare lo stato di salute della tiroide: esami del sangue, ecografia tiroidea, temperatura basale, studio del microbioma intestinale e dello stato generale di stress. Solo grazie ad una valutazione globale è possibile individuare quali sono le cause dello squilibrio e ripristinare il corretto funzionamento della tiroide per ritrovare benessere, vitalità e concentrazione mentale.
Le patologie della tiroide ad oggi sono curabili farmacologicamente. Tuttavia attraverso una dieta mirata e personalizzata possiamo allenare la nostra tiroide e rieducarla ad un regolare funzionamento. Al fine di ripristinare l’equilibrio tiroideo e di consentire all’organismo di “ripararsi” da solo è necessario privilegiare gli alimenti ricchi di micronutrienti necessari per la sintesi degli ormoni tiroidei, come il selenio, lo zinco, lo iodio, la tirosina e il ferro. Si raccomanda anche il consumo di alimenti ricchi di vitamine: come la vitamina A, vitamine D e B che intervengono nel metabolismo e contrastano i processi infiammatori, che sono tra le principali cause dello squilibrio della tiroide.
Si raccomanda di portare in tavola frutta e verdura fresche di stagione, che garantiscono un buon apporto di selenio. Pesce, ricco di omega 3 e fonte di iodio, ma anche uova e carne biologica. Fibre e cereali senza glutine, come riso e grano saraceno. Non deve inoltre mancare la frutta secca, per l’elevato tenore di omega 3 e micronutrienti quali zinco e selenio che regolano l’attività della tiroide. L’olio extravergine d’oliva è un ottimo condimento per i nostri piatti e apporta grassi sani. Via libera all’uso di spezie ed erbe aromatiche, come timo, salvia e rosmarino.
L’obiettivo è quello di disintossicare l’organismo e per farlo è necessario evitare gli alimenti che favoriscono i processi infiammatori. Sono infatti del tutto sconsigliati i cereali contenenti il glutine, soprattutto il frumento, ma anche l’orzo, il kamut e la segale. Da evitare anche il latte e i suoi derivati, ma anche la soja che interferisce con il funzionamento della tiroide. Si suggerisce di limitare anche le solanacee come pomodoro, melanzane e peperoni, che irritano l’intestino, compromettendo l’attività della tiroide. Le crucifere (cavolo, verza, broccoli, cavolfiore, broccoletti) perdono gran parte della loro proprietà gozzigena, anti-tiroidea con la cottura, se ne raccomanda pertanto un uso moderato.
Nell’ottica di un approccio integrato, la combinazione tra terapia farmacologica, laddove necessaria, dieta personalizzata e integratori specifici è la sinergia vincente per ripristinare il corretto funzionamento della tiroide e ritrovare energie e benessere.