VITAMINA D: tutti i benefici della vitamina del sole

La vitamina D viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari e va integrata soprattutto, ma non solo, in situazioni particolari, legate alla crescita, alla gravidanza e all’allattamento.
In natura la vitamina D si presenta sotto due forme: la vitamina D2 (o ergocalciferolo), presente prevalentemente nei vegetali, e la vitamina D3 (o colecalciferolo), che viene sintetizzata dal nostro organismo in seguito all’esposizione ai raggi solari.

Solo un terzo del fabbisogno giornaliero di vitamina D proviene dall’alimentazione, mentre il restante deve essere in ogni caso ricavato dall’esposizione al sole o, in sua mancanza, da integratori.
Tuttavia, un consumo regolare dei cibi che ne sono più ricchi può in parte contribuire a controbilanciare l’insufficiente produzione di vitamina D3, soprattutto nei periodi di minore esposizione ai raggi solari, come nei mesi autunnali e invernali.
Tra gli alimenti che contengono le maggiori quantità di vitamina D ricordiamo soprattutto alcuni tipi di pesce, come il salmone, le sardine, lo sgombro, il tonno e merluzzo; i derivati del latte intero; le uova e i funghi secchi.

La vitamina D, regolando il metabolismo del calcio e del fosforo, è utile nell’azione di calcificazione delle ossa e nel mantenimento dell’equilibrio della struttura del tessuto osseo nel corso della vita adulta.
L’esperienza clinico-pratica e gli studi scientifici condotti negli ultimi anni stanno aprendo a nuove ipotesi riguardo le funzioni della vitamina D, che può essere definita un “para-ormone”, dal momento che permette il corretto funzionamento di circa tremila geni. La vitamina D risulta essere importante sia nella secrezione insulinica (nel controllo del diabete tipo II) e nel dimagrimento, sia nell’integrità cardiovascolare, nella cancerogenesi (legata alla crescita e differenziazione cellulare), nelle malattie auto-immuni e nella funzione del tessuto muscolare e di quello nervoso.

Dal momento che la vitamina D interviene nella regolazione di innumerevoli funzioni metaboliche fondamentali, un suo apporto insufficiente, se protratto a lungo, potrebbe portare allo sviluppo di innumerevoli disturbi e disfunzioni.
Ecco perché è fondamentale mantenere adeguati livelli di vitamina D, sia in fase di sviluppo per evitare problemi legati al rachitismo e allo sviluppo di fragilità e malformazioni ossee, sia in età adulta per scongiurare problematiche legate alla perdita di massa ossea (osteopenia) e all’osteoporosi.

Come già illustrato, la fonte di vitamina D per eccellenza è l’esposizione alla luce solare. Sono sufficienti 20 – 30 minuti al giorno in pieno sole per assicurarsi tutti i benefici. I tempi di esposizione possono variare a seconda della stagione, della latitudine alla quale si abita e del fototipo di appartenenza della pelle.
La vita moderna, tuttavia, si svolge sempre meno all’aria aperta e questo spiega come mai molte persone abbiano un deficit di vitamina D, indipendentemente dal tipo di dieta seguito. Appare spesso necessario, quindi, ricorrere all’integrazione di vitamina D, che andrebbe assunta preferibilmente con dosi quotidiane (da 1000 a 4000 UI a seconda dei casi) e non a dosi settimanali o mensili, per raggiungere valori ottimali di concentrazione nel sangue pari a 50-60 ng/ml.
Un supplemento di vitamina D può essere particolarmente utile durante la gravidanza, poiché è stato osservato che l’esposizione del feto a quantità insufficienti di vitamina D può incidere negativamente sullo sviluppo scheletrico nei primi anni di vita.

L’alimentazione della donna nelle varie fasi della vita

Una corretta dieta alimentare ed uno stile di vita sano possono sicuramente contribuire a migliorare il benessere delle donne nel corso della loro vita. Per questo diventa importante approfondire la conoscenza di quei fenomeni biologici e patologici che possono influire sullo stato nutrizionale della donna durante le diverse fasi dell’esistenza e dello sviluppo psico-fisico.

La donna, con la sua complessa fisiologia, ancor più dinamica e variabile di quella dell’uomo, è particolarmente soggetta al rischio di squilibri nutrizionali. Ogni stagione della vita diventa una vera e propria sfida da affrontare: durante l’adolescenza è importante favorire e stimolare i processi di crescita; in gravidanza occorre assicurare il giusto fabbisogno energetico; in menopausa, invece, è necessario bilanciare la diminuzione del metabolismo.
Metabolismo e sistema ormonale ovarico, infatti, sono interdipendenti e per mantenersi in forma e in salute è importante adattare la propria alimentazione. Se ferro, selenio, calcio e acidi grassi omega 3 sono indispensabili per le donne in ogni fase della vita, altri nutrienti diventano fondamentali soprattutto in determinati periodi.

Queste tematiche innovative verranno affrontate nei prossimi articoli, accompagnate da raccomandazioni nutrizionali e consigli alimentari specifici per le donne. Avvalendosi del test di nutrigenetica e dello studio del microbioma intestinale, è possibile infatti elaborare piani dietetici personalizzati a seconda del genere e delle fasi di maturità dell’individuo. Capire quali possano essere i fattori su cui è possibile intervenire, come ad esempio l’alimentazione, è di fondamentale importanza, non solo per prevenire importanti patologie, ma anche per invecchiare meglio e vivere più a lungo.