STRESS OSSIDATIVO: una bomba ad orologeria

Cresce sempre più l’interesse della comunità scientifica impegnata nella battaglia anti aging attorno allo stress ossidativo, ad oggi ritenuto tra i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

In condizioni ottimali di salute c’è un buon equilibrio tra la fisiologica produzione di radicali liberi e la loro neutralizzazione da parte dei meccanismi antiossidanti dell’organismo. Quando si altera questo delicato equilibrio, gli antiossidanti non sono più in grado di contrastare i radicali liberi che prendono il sopravvento e crescono in modo esponenziale. Un vero e proprio incendio dove i piromani – ossia i radicali liberi – hanno la meglio sui pompieri – ossia gli antiossidanti. È questa l’immagine che meglio descrive i danni causati dallo stress ossidativo, associato all’invecchiamento precoce e a numerose malattie croniche e degenerative.

Sono svariate le cause che determinano l’aumento dei radicali liberi e possono essere interne all’organismo, ossia endogene, e/o esterne all’organismo, ossia esogene.

Tra le cause endogene individuiamo ad esempio particolari mutazioni genetiche responsabili di una minore funzionalità di alcuni enzimi antiossidanti come catalasi, superossido dismutasi e glutatione. Il deficit di questi sistemi favorisce l’insorgere dei processi di ossidazione poichè l’organismo è meno efficace nel contrastare la formazione dei radicali liberi. Lo stress ossidativo inoltre è spesso correlato alla presenza di malattie metaboliche. Nel caso del diabete, ad esempio, l’ossidazione è causata dagli elevati livelli di glicemia. Mentre, sovrappeso e obesità inducono uno stato di infiammazione delle cellule adipose, che liberano una maggiore quantità di radicali liberi. Si è visto anche come l’eccessiva attività fisica a lungo andare possa rivelarsi dannosa per l’organismo poiché provoca un’esagerata accelerazione del metabolismo cellulare e, di conseguenza, il suo precoce invecchiamento.

Tra le principali cause esogene invece ricordiamo le radiazioni UV. Un’eccessiva esposizione al sole infatti non solo provoca un invecchiamento della pelle ma aumenta anche la produzione di radicali liberi, in grado di causare alterazioni del nostro materiale genetico. Pertanto si raccomanda sempre l’uso di un filtro protettivo adeguato al proprio fototipo e un’esposizione graduale, evitando le ore più calde. Anche le radiazioni ionizzanti, come i raggi X, e alcune sostanze chimiche, come il benzene e i metalli pesanti, favoriscono l’incremento dei processi di ossidazione dell’organismo.

Inoltre è sempre più evidente la correlazione che c’è tra uno stile di vita poco sano e l’aumento dei livelli di stress ossidativo. Il fumo e l’abuso di alcol ad esempio sono tra i principali fattori di rischio. Per contro, una dieta ricca di frutta e verdura può garantire all’organismo un adeguato apporto di sostanze antiossidanti in grado di contrastare la formazione dei radicali liberi. Via libera dunque a frutti di bosco, mirtilli, ribes nero, fragole, melograno e prugne: preziosi alleati anti aging perché hanno un elevato tenore di antiossidanti come flavonoidi e polifenoli. Ma anche pomodori, carote, broccoli, spinaci e mele hanno importanti proprietà antiossidanti come betacarotene, licopene e quercetina, giusto per citarne alcuni.

Dunque se lo stress ossidativo è influenzato in buona parte dallo stile di vita e alimentare che seguiamo, è anche vero che ogni giorno abbiamo la possibilità di preservare il benessere e la salute del nostro organismo attraverso scelte consapevoli e responsabili. Diversamente sarà come avere tra le mani una vera e propria bomba ad orologeria, senza artificieri pronti a disinnescarla.

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